In questo post Pietro Calabrese, Vicesindaco di Roma, spiega la situazione della Roma – Lido.

Il disastro della Roma-Lido è solo ed esclusivamente responsabilità di Zingaretti. Lo abbiamo spiegato più volte e lo ribadiamo di fronte all’ennesimo scarica barile della sua Giunta.

Nel contratto di servizio che Zingaretti ha stipulato con Atac c’è scritto inequivocabilmente che le revisioni generali come tutte le manutenzioni straordinarie dei beni e dei treni della Roma-Lido sono a carico della Regione Lazio. Il Contratto di Servizio prevede che Atac svolga a suo carico esclusivamente le manutenzioni ordinarie, per questo motivo da anni ha chiesto alla Regione di finanziare le straordinarie come lo sono anche le revisioni generali, ma non ha mai ricevuto niente, tanto che si è arrivati a questa scadenza per cui l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, a fronte dell’inadempienza regionale, ha stabilito la sospensione dei treni dal servizio.

In otto anni Zingaretti non ha fatto nulla, nessun tipo di attività che potesse consentire di trasportare i pendolari, i cittadini e tutti i passeggeri della linea in maniera decente. Zero treni nuovi, quelli in esercizio sono anche stati concessi in comodato d’uso gratuito da Atac e da Roma Capitale.

Peraltro, sono attività che sempre da Contratto di Servizio la Regione avrebbe dovuto prevedere reperendo le risorse necessarie a realizzare un piano di interventi proprio per la manutenzione straordinaria e il rinnovo dei beni, in modo da poter predisporre, “sentito l’esercente Atac” il relativo “PIANO DI INVESTIMENTI”. Investimenti di questo tipo mancano dal 2009, nel frattempo Atac ha comunque garantito l’esercizio aumentando la frequenza e tipologia di interventi ordinari, fino a che sono appunto arrivate le scadenze previste dalle norme vigenti sulle revisioni generali, per cui i treni potranno tornare a svolgere il servizio solo dopo che saranno effettuate queste lavorazioni. Pur non essendo un contratto di nostra competenza, abbiamo verificato anche questo, tanto che gli ultimi investimenti che abbiamo trovato sulle manutenzioni straordinarie (relative a treni non più in esercizio) fanno riferimento a un accordo di programma Stato-Regione del 2009. Prima ancora si risale a una Delibera Regionale del 2007. Zingaretti pertanto non può scaricare le responsabilità su Atac, altrimenti dovrebbe spiegare come mai la Regione si era fatta carico di questi lavori in passato, e soprattutto perché non lo ha mai fatto negli ultimi anni.

Roma Capitale nel 2017 ha preso anche in carico le revisioni generali della parte della flotta della Roma-Lido corrispondente alla stessa tipologia di treni per la metro B, i Caf300. Ma nonostante quello che doveva essere interpretato come un ‘campanello d’allarme’ per il resto della flotta, gli MA200, Zingaretti non ha mosso un dito, e due anni dopo si è anche permesso di dire che toglieva la gestione del servizio ad Atac perché “faceva schifo”. Peccato che se tutto ciò fosse stata responsabilità di Atac, la direzione regionale infrastrutture avrebbe dovuto o revocare il contratto, oppure denunciare l’azienda per inadempimenti tali da comprometterne il servizio. Inoltre, deve necessariamente avere contezza della documentazione treno per treno, in modo da monitorare le scadenze manutentive, ma non ha fatto nulla. E dalla Giunta continuano a parlare. E oggi fanno pure finta di cadere dal pero. Ma davvero si può credere che la Regione Lazio non sappia quando e cosa deve essere fatto per la sicurezza dei viaggiatori? Non può essere vero. Zingaretti & Co avevano ogni tipo di elemento sia per finanziare che per fare un piano di investimenti per le revisioni generali. Non lo hanno fatto ed ora i treni non sono più in esercizio, nonostante Atac lo abbia chiesto più e più volte.

E’ ora di smetterla con lo scaricabarile, le falsità e le polemiche. Non ci crede più nessuno.

Pietro Calabrese

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