Nel post qui di seguito il Vicesindaco Pietro Calabrese spiega come, amministrando in modo onesto la città, si riescano a trovare molti più fondi per i cittadini.
Oltre il doppio dei fondi erogati ai Municipi
Aumento del bilancio delle periferie fino al 1200%
Nel post precedente ho ricordato come abbiamo avviato la ricostruzione del bilancio della Capitale, passando in pochi anni da 1600 a 1900 euro per ognuno dei quasi tre milioni di residenti romani. 300 euro rimessi nelle tasche di ogni romana e romano. Ho spiegato che è stato possibile perché abbiamo lavorato nella legalità, che rispetto al passato significa anche totale trasparenza, gare di appalto regolari, massima qualità in lavori e servizi resi ai cittadini, semplicemente perché con le gare a evidenza pubblica si attiva una concorrenza dove possono partecipare tutte le imprese, comprese quelle in precedenza escluse dagli affidamenti diretti agli amici degli amici. Sono soldi in più spesi soprattutto per le periferie. A dimostrarlo, ad esempio, vi sono i singoli bilanci dei municipi come quello riportato nella grafica. Non ho preso un municipio a caso, ma il X, quello commissariato per mafia dal 2015 al 2017, quello dei criminali con l’Oscar, per loro stessa ammissione, degli affidamenti diretti, nelle loro tasche. Attenzione, sono gli stessi criminali che operavano anche negli altri municipi, ma questo municipio è diventato il simbolo del riscatto di Roma proprio perché l’unico commissariato per mafia. Ebbene, come potete vedere solo per quanto riguarda gli investimenti in opere e manutenzioni, si è passati da una media di 10 euro degli anni di mafia capitale, a 120 euro, per abitante. Un aumento del 1200% è un dato incontrovertibile. In altri municipi l’aumento non è stato così rilevante, ma mai al di sotto del 100%, cioè minimo il doppio di quanto veniva erogato dall’amministrazione centrale negli anni precedenti al nostro insediamento.
Però qualcuno continua a sostenere la frottola che Virginia Raggi non è il sindaco delle periferie. Ma è ovvio che a dirlo sono tutti quelli dei soli 10 euro, all’anno, per abitante, quelli che per vari motivi desiderano il loro ritorno, e tutti coloro a cui queste informazioni non sono mai arrivate (figuriamoci se da parte dei vari media gli arriveranno ora), e magari qualcuno gli ha anche fatto credere che in soli 5 anni si poteva rimettere a nuovo tutta la città. Anche perché, se in una città i lavori su strade, marciapiedi, parchi, scuole, mercati, non li fai per decenni, poi è impossibile recuperare in pochi anni, o addirittura mesi, guarda caso i mesi con cui sempre quelli dei 10 euro stanno promettendo di risolvere ogni problema rimasto irrisolto, creato da loro.
Pietro Calabrese